Di solito si presta scarsa attenzione alla struttura dei costi aziendali, fino a quando l’acqua non arriva alla gola.
Innanzitutto perché come imprenditori siamo portati ad avere una certa propensione al rischio, quindi a pensare di investire rischiando, per poter ottenere un maggiore guadagno in futuro.
In secondo luogo, perché siamo spinti dalla resistenza al cambiamento e dalle abitudini a mantenere la struttura organizzativa e quella dei costi sempre uguali o, comunque, tendiamo a far crescere la struttura dei costi e non pensiamo invece a ridurla in funzione delle oscillazioni nel fatturato.
La maggior parte degli imprenditori che ho assistito si è sempre focalizzata sullo sviluppo di fatturato come motore della crescita, ed è sacrosanto che sia così.
È chiaro che l’aumento del volume d’affari è un fattore indispensabile per poter avere la crescita aziendale che desideri, tuttavia è molto difficile da ottenere.
Perché?
In primo luogo, perché sono necessari investimenti incrementali per poter ottenere un significativo aumento del volume d’affari, quindi, in altre parole hai bisogno di mettere soldi per veder crescere le tue vendite.
Questo è teoricamente fattibile quando la tua azienda non ha problemi di liquidità, mentre diventa praticamente impossibile quando stai avendo problemi a rispettare i pagamenti.
In secondo luogo, perché l’aumento del fatturato è legato a fattori esterni che non sono controllabili come l’andamento dell’economia e dei consumi, oltre che al tuo marketing, alle tue procedure di vendita, alla voglia dei tuoi agenti, venditori o commessi di portare a casa il cliente, ecc…
Di fatto puoi controllare il processo di generazione del fatturato solo in minima parte.
Come se non bastasse, c’è un problema legato al fatto che siamo 7 miliardi di persone su questa terra e quindi, a fare impresa, non sei da solo.
Non sei il solo a cercare di vendere qualcosa ai tuoi clienti ma ci sono concorrenti diretti, che vendono prodotti o servizi simili al tuo e concorrenti indiretti, che vendono prodotti e servizi che soddisfano gli stessi bisogni in altra maniera.
Troppe variabili da controllare per riuscire a controllare l’incremento del fatturato.
Il risultato di questi elementi qual è?
Che la maggior parte dei tentativi di far aumentare il fatturato non va a buon fine e che spesso, anche se il fatturato aumenta, non aumentano i profitti dell’azienda.
Anzi, a volte, un aumento del fatturato provoca una riduzione dei margini di guadagno, perché nel tentativo di far crescere il volume d’affari aumentano i costi in maniera più che proporzionale, quindi non guadagni e la struttura finanziaria dell’azienda si indebolisce.
I veri profitti si fanno prestando attenzione ai costi.
Molti imprenditori, però, ignorano questa regola fondamentale del business e dedicano pochissimo tempo ai costi.
Questo comportamento genera delle strutture organizzative e finanziarie squilibrate.
Fino a quando il fatturato cresce il problema non si pone.
Il nodi vengono al pettine nel momento in cui il fatturato si contrae, quindi la struttura dei costi rischia di portare l’azienda in cattive acque.
Questo perché le spese fanno naturalmente aumentare il livello di indebitamento nel corso del tempo e il costo del debito schiaccia l’azienda fino a portarla in una situazione di insolvenza.
È necessario pertanto adeguare la struttura dei costi aziendali alla congiuntura economica.
Farlo ti permette di raggiungere diversi obiettivi:
Come si fa?
Per scoprirlo ti basterà guardare il video che ho girato proprio per spiegarti come e perché è fondamentale analizzare i costi aziendali.
Nel video in particolare parlo di come fare per analizzare i costi aziendali e aumentare i tuoi margini di guadagno a partire dall’interpretazione di queste analisi.
Cosa aspetti?
Guarda subito il video e scopri come l’analisi dei costi aziendali potrà salvarti dal fallimento.
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